"Siete seduti sulla vostra console e vi fermate un attimo ad osservarvi. Vi rendete conto che adesso lavorate molto più di prima, ma non solo, quello che fate non vi gratifica...Allora provate a portare le ragioni del vostro disagio al vostro diretto superiore, ma le risposte sono vaghe, indirette. Al massimo si ottiene un contentino, assolutamente insufficiente a sollevarvi da quello stato di apatia e di frustrazione che ormai da un po' è il vostro tono di fondo...".
Ritorno, dopo parecchi mesi (non a caso), citando un articolo che mi ha inviato un mio amico tempo fa...e che rileggo molto spesso!...cambiamenti su cambiamenti...mancanza d'inspirazione, anche se tante idee mi frullano in testa...ma non c'è più spazio a quelli che erano i miei interessi, perchè tutti hanno fretta, perchè tutti hanno cose urgenti da fare, perchè pensano tanto c'è chi lavora, perchè nessuno ascolta, perchè nessuno sa quanta passione metti in quello in cui ti sei immerso per anni e su cui hai ancora tanta voglia d'imparare...nessuno insegna tutti comandano!
Ora tutto è statico...tutto ha un filo conduttore e diventi solamente un semplice esecutore...e non ti puoi e non devi lamentarti...ti puoi lamentare solo con te stessa e la rabbia aumenta ogni giorno di più...uno si abitua alle notti insonni con il ticchettio dell'orologio che ti fa compagnia...tanto che non serve nemmeno svegliarsi pensando che sarà un altro giorno...
...penso e ripenso a tutto ciò...ma alla fine il morale della favola? MUTISMO E RASSEGNAZIONE PER ORA, altrimenti "Se non ti sta bene, quella è la porta!!"
Ciao amicici miei....a presto....sto elaborando post bomba! =]
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